(autoproduzione) Rebelstar è una band olandese in attività dal primo decennio del nuovo secolo, mentre dal vivo ha aperto per diversi nomi di grido, pubblicando poco e per questo nuovo album c’è stato anche un cambio di line up e tuttavia le abituali intenzioni hard rock della band non sono state affatto svilite. Alla voce Serge Naberman, anche chitarra, il batterista Ciro Palma che ha lavorato con i Within Temptation, il bassista Bart Pellinkhof e l’altro chitarrista Conrad Hultermans di X-Tension. “The Black Widow Anthems” ha un suo mordente perché le dieci canzoni sono piuttosto diversificate, passando attraverso l’hard & heavy, il glam, hard rock ma il tutto non suona datato. Un buon cantato spalleggiato continuamente da cori, di Pellinkhof e Hultermans. La sezione ritmica segue agile i pezzi e il basso ha il suo giusto taglio tra la linea delle chitarre e la batteria. Buona la produzione alla consolle. I testi sono sul vissuto, sono personali, è hard rock e dunque si canta della fibra nervosa, della capacità di interagire e gestire le situazioni e anche come vivere la vita anche in maniera inusuale. In maniera rock and roll! Si, tutto è al suo posto anche per via di canzoni con un mordente proprio però non sempre teso al massimo. Si apprezzano sicuramente “One More Time” che apre l’album, “Fast & Furious”, “In Murder They Trust” e poi l’accattivante “Start Rocking” con l’assolo dell’ospite Casper van der Woord della band olandese Downcast Collision. “The Black Widow Anthems” scorre via in maniera gradevole, forte delle sue diffuse melodie, le stesse che a volte sembrano un po’ stiracchiate o studiate a tavolino, però l’impressione finale è che questi pezzi, la maggior parte di essi, funzioneranno molto bene live prima che ancora che in studio. Un altro punto forte sono i due chitarristi quando emergono a libello solista.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10