(Limb Records) Dopo cinque anni di silenzio tornano alle luci della ribalta i Red Circuit, una delle band del cantante dello Sri Lanka Chity Somapala, che in passato ha lavorato anche con Firewind, Power Quest e David Shankle Group. Il terzo disco della loro carriera convince, ma senza strafare: i nostri sono rimasti alle atmosfere del power di fine anni 2000, e se questo può andare bene per chi apprezza quel sound, potrebbe far suonare agli altri un po’ datato “Haze of Nemesis”. L’apertura è affidata a “Oceans apart”, un brano di symphonic power che mantiene comunque chitarre spigolose; la voce di Chity è inconfondibile e non ha perso smalto con il passare degli anni. Con “Believing a Lie” ci spostiamo quasi un versante power/prog, con qualche richiamo a formazioni come gli At Vance; anche la titletrack, costruita però su tempi medi, si rifà allo stesso stile. “Digging in the Dirt”, brano originariamente composto da Peter Gabriel, ha invece quel feeling etnico che molti associano immediatamente agli Angra. La power ballad “My World collides” vede l’accorata partecipazione della sempreverde Amanda Sommerville; solida “Serpent’s Smile”, ma l’epos “My Serenade”, che supera i nove minuti, non coinvolge fino in fondo. Un buon disco di genere, forse dopo una pausa così lunga è un risultato più che soddisfacente. L’edizione speciale contiene il dvd dell’esibizione al Progpower Fest di Atlanta del 2011.
(René Urkus) Voto: 7/10