(Backerteam Records) Interessante esordio della hard rock band israeliana Red Rose: un disco in generale gradevole, forse un po’ troppo breve dato che si sviluppa per poco più di 35 minuti. La presenza delle keys e del piano è fondamentale per la buona riuscita dell’opener “Turn back the Time”, un brano solare e allo stesso compatto. Più aggressiva, ma comunque ipermelodica, “Name on the Stone”; “The last Drop” emoziona (bello l’inserto di flauto) ma sa inevitabilmente di già sentito. Un po’ di varietà con la più cupa e serrata “Gone with the Sunrise”. “Dreamer” è l’altra ballad – per essere precisi una power ballad – e il risultato è un po’ più convincente, ma siamo sempre nel pieno rispetto dei canoni di genere. L’hard rock puro e spumeggiante di “Tough to Love” e la freschezza acustica di “When the Sun goes down” chiudono un disco dove a non funzionare sono solo le parti più ‘sentimentali’. Nel suo genere una possibile alternativa ai soliti nomi in affanno.
(Renato de Filippis) Voto: 6,5/10