(earMUSIC) Domenica 25 agosto 1996 al Reeding Festival. Io Rudy e Sabrina siamo lì per i Sonic Youth. I soldi erano pochi, il tempo in Inghilterra limitato e nonostante la tre giorni presentasse nomi di un certo interesse per noi, optammo di partire da Londra la domenica e andare “a vedere i Sonic Youth che non li abbiamo ancora visti dal vivo”. Bene, poco prima sul palco (era poi lo stesso?) salgono i Reef. Sono di Glastonbury e alla terza canzone ci guardiamo in faccia, facendo spallucce: “sembrano i Led Zeppelin in versione moderna”. Questo mi salta alla mente sentendo parlare dei Reef. Qualcosa di tantissimi anni fa. Oggi però i Reef sono ancora questo. Per quanto vi sia da sempre del soul e del blues nel loro suonare, i Reef sono una sorta di trasposizione sommaria dei Led Zeppelin e non solo nei giorni nostri. Un live fondamentale questo, perché la qualità sonora è eccellente (forse anche troppo, quanto è genuina questa registrazione?) e le misure sulla band sono chiare e si percepiscono subito. La titanica performance, vibrante, di Gary Stringer al microfono, chitarre svelte e agili, il basso preciso e puntuale. L’adrenalina poi, della band, del tutto, dell’insieme… I Reef sono ancora quello che erano stati negli anni ’90: band sanguigna che va alle radici (del blues e del rock) e che per quanto i musicisti non abbiano la pelle nera, non si discute che il nero epidermico è nel suonare e scorre dentro i loro neuroni. La band di “Glow” o del recente “Revelation” o del primevo e viscerale “Replenish”, si destreggia bene live e del resto anche nel 1996 non apparivano dei sbarbatelli. Furono anche più bravi degli Stone Roses e degli Ash!
(Alberto Vitale) Voto: 8/10