coprelentless(Do or die Records) Da Chicago arriva il secondo album dei Relentless, heavy metal vintage con un tocco doomish che, in alcuni casi, avvicina il sound non tanto a quello dei Candlemass, quanto piuttosto ai Pentagram, se non addirittura ai grandissimi Pagan Altar. Ma nel disco c’è anche tanta old school, sia chiaro. “Dawn of the Night”, infatti, non nasconde le proprie lontane origini alla Deep Purple (più che alla Rainbow): la voce di Carlee Jackson è sgraziata e acida, ma potrebbe avere comunque degli estimatori, che magari la paragoneranno a una Marta Gabriel più arrabbiata. La ruvida “Slave to the Riff” è naturalmente un inno al metal, mentre la traccia autotitolata è un heavy metal rock dal refrain svelto e 100% americano. “Armed to the Teeth” parte come mid-tempo ritmato dal basso, ma accelera a metà del proprio sviluppo; oscura, quasi ai confini dell’horror metal, “Ancient Realm”. I nostri tentano poi in conclusione l’epos “Path of Fire”, di oltre otto minuti, ma i risultati restano nella media. Un disco godibile, ma che non spicca realmente in mezzo a tanti altri prodotti simili.

(René Urkus) Voto: 6,5/10