(Season Of Mist) I Replacire sono una technical death metal band di Boston e questo terzo album, come il precedente “Do Not Deviate” del 2017, è pubblicato dall’etichetta francese Season Of Mist. “The Center That Cannot Hold” mette in vetrina ogni pregio dei bostoniani che macinano riff, ritmi, strofe vocali e ogni cosa producano attraverso una padronanza eccezionale. Eric Alper, chitarrista, autore, tecnico del suono e gestore delle registrazioni dell’album, per il mixaggio e mastering si è affidato a Jens Bogren, di Fascination Street Studios, confezionando un prodotto micidiale e ammirevole nella sua resa. Rispetto a “Do Not Deviate” cambiano batterista e cantante i Replacire, mentre Zak Baskin è stabilmente alle quattro corde del basso. Joey Ferretti è la piovra tentacolare che rulla e scatena pattern sia di natura thrash, death e djent metal, mentre l’orco al microfono è James Dorton che vanta qualche live con Ne Obliviscaris ed è componente di altre realtà tra le quali Black Crown Initiate. “The Center That Cannot Hold” è basato su undici pezzi che fanno girare la testa per come sono d’impatto, tecnici certamente ma anche fulminanti e potenti. Un album di questo tipo e il suonare che lo costituisce è indescrivibile. Lo sarebbe la musica in generale, ma nel caso dei Replacire, si ha la totale perdita della bussola. La band infatti sminuzza ritmi oppure crea cavalcate veloci che sembrano raffiche indiavolate non senza lesinare qualche lampo melodico dovuto a qualche assolo di chitarra, estemporanee linee vocali pulite, o arrangiamenti particolari. La title track ad esempio si basa su un ritmo della batteria che simula uno stile techno, con accelerazioni improvvise e si assiste così a una sorta di collage ritmico che si porta dietro ogni cosa, anche gli stessi riff della chitarra. Tecnica esasperata ma non nell’esecuzione, semmai per come sparino a mille o frammentino le loro partiture per momenti brevi, calcolati. Un dosare le forze e l’estro con naturalezza.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10