(War Anthem Records) Sono un po’ di anni che i Revel In Flesh arrivano nelle pagine di Metalhead e dunque anche questa volta. Il nuovo album “The Hour Of The Avenger”, il quinto in studio, onora una discografia votata al death metal attraverso tante pubblicazioni. I tedeschi infatti si sono cimentati in diversi split ed anche un live album. Oggi la band è meno ruvida rispetto al passato, confezionando dei riff di stampo melodic death metal ma inclini alle prime vestigia di questa sfumatura del death metal. In tal senso poi l’opera di missaggio e masterizzazione effettuata da Dan Swanö, uno che nel melodic death metal ci è nato e ci ha campato benissimo – si ricorda che era il leader degli Edge Of Sanity –, ha dato la giusta misura al sound generale e alla sua stessa coesistenza delle parti e per ogni strumento. I Revel In Flesh passano da fasi dure, potenti, ad altre andanti, con un timbro dell’atmosfera caratteristicamente primi anni ’90; barcamenandosi appunto tra situazioni che nelle sonorità e qualche struttura, si rifanno per esempio ai primi Dismember e con altre alla fase più morbida di quel death metal. Complici anche le tante melodie epiche, come la bellissima, per citarne almeno una, “Blood Oath”. Un drumming regolare, piatto nei sussulti, ma pulito e preciso nelle sue partiture, sorreggono lo scheletro dei riff che sa anche evolversi durante i pezzi. A chiusura dell’album la cover di “Rock Out” dei Motörhead.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10