(Solitude Productions) Per quanto mi riguarda, Solitude Productions è sinonimo di qualità. La label russa ha saputo negli ultimi anni sfornare svariate bands di spessore in ambito doom/death metal. Uno stato di grazia confermato da “Akrasia”, quinto album dei moscoviti Revelations Of Rain, band attiva dal 2001 che mescola sapientemente il death/doom anglosassone di Anathema, primi Paradise Lost e My Dying Bride con influenze swedish death metal. Il risultato è eccellente, con brani si malinconici, decadenti ed oscuri, ma privati in parte della componente teatrale (caratteristica fondamentale dei My Dying Bride), in favore di un approccio più diretto. Parti rallentate ed atmosferiche vengono interrotte ora da accelerazioni violente, ora da delicati e malinconici arpeggi, che danno il via ad armonizzazioni seguite da ritmiche nuovamente funebri, mentre le parti vocali (in lingua russa) richiamano alla mente a volte lo stile dei Nokturnal Mortum. Ci troviamo di fronte ad un disco che, pur non inventando nulla di nuovo, mescola le influenze in maniera mai banale, consegnandoci otto tracce di doom funereo ed aggressivo allo stesso tempo.
(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10