(autoproduzione) È la prima volta che ci si occupa dei Reverber in Metalhead.it, pur se già comparsi nelle nostre pagine attraverso un foto-report di un paio di anni fa QUI. La thrash metal band pubblica il suo quarto album dal 2007, passando attraverso i mezzi del celebre Hertz Studio, lo stesso di Behemoth, Decapitated e non solo e autoproducendoselo. “The Satan Creation” è una fiammante esposizione del genere che vede in Marco Mitraja un ulteriore punto di forza, per via del suo cantato che ricorda il buon Mille Petrozza dei Kreator e quando ci si mette in certi momenti addirittura c’è la parvenza di un Steve Zetro Souza degli Exodus. Due paralleli che non vengono usati a caso, la band romana infatti ha certamente un’estrazione Bay Area nel proprio thrash metal ma i richiami di quello teutonico non vengono affossati. Il muro chitarristico di Mitraja e Alessio Alessandretti, il secondo alla sei corde solista, viene sorretto da un carburare ritmico energico, spigliato e concretamente adatto agli assalti che si sviluppano nei pezzi. Il responsabile di ciò è Alessio Stazi che con Emanuele Evangelista al basso completano la sezione ritmica. “The Satan Creation” è una brillante esplosione di forza, energia e un’elettricità di fondo incontenibile da parte dei thrashaioli romani, capaci di portare nell’album idee caratteristiche e vecchio stampo ma con numerosi arrangiamenti più attuali e del thrash metal dei grandi di questi ultimi anni. Oggettivamente dei quattro musicisti nessuno va al di sotto del livello dell’ottima prestazione e nell’insieme ognuno si aggancia al resto della band con volenterosa abilità. Manca si un pò di immediatezza, forse dovuta a un atteggiamento da senza compromessi, il quale porta la band spesso ad accelerare, tenendo sempre alto il passo e con un riffing arroventato e spesso teso a correre.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10