(The Ajna Offensive) Sconvolgente. Irritante. Destabilizzante. Un progetto che in origine era black metal… fino alla conversione di entrambi i membri alla religione cattolica. Estremo. Assurdo. Proibiti. Dopo il debutto “Urkaos” del 2011 (composto prima della conversione, pubblicato dopo) arriva questo oscuro “De Mysteriis Dom Christii”: low fi, dark fi, ambient, trame intricate ed oscure. Undici tracce numerate con altrettanti freddi numeri romani… nemmeno la bozza di un titolo. Inospitale. Rituale. Oscenamente liturgico. Vocals celebrative in un contesto ambient black esemplare, decadente, con drumming e keys intelligenti, studiati, cinici. Perversi. Ma è ancora black metal? Roman Catholic black metal? Christian metal -black o meno che sia-? Si parla ancora di metal? Io non lo so. E non ve lo può dire nessuno, tranne i vostri sensi esposti a questa ora ed un quarto priva di luce, di aria e di vita. Voto massimo e voto minimo. Puro antagonismo che convive in una unica entità combattuta, torturata, lacerata da conflitti interni estremi ed abominevoli. Un album impossibile. Black metal cristiano? Puro schifo. Qualcosa da odiare. C’è molto da odiare. Tutto quello che volete. Odio senza limiti. Ma non era forse l’odio una componente del black, del metal stesso?
(Luca Zakk) Voto: s.v.