(Inverse Records) Devo ammettere che fin dal primissimo brano “Meek And The Bold” (se si esclude l’intro) mi si è stampata in testa l’idea che i Revolutio sono i Rage che ormai non sentiamo da ormai troppi anni ma votati al thrash americano. La voce infatti mi ha ricordato fin da subito quella di Wagner, una sensazione per la verità piuttosto piacevole. L’album, dal sapore di thrash a stelle e strisce fin nelle ossa ha decisamente un suono molto internazionale, complice una produzione cristallina ed un’esecuzione all’altezza del ruolo. Senza dimenticare una sessione di canzoni davvero ispirate, dove i cali di tensione sono praticamente inesistenti. Il suono, seppur molto moderno nell’impostazione, offre un piacevole déjà vu, una sorta di omaggio al thrash americano ottantiano, più simile per certi versi al power che non al thrash odierno, una manciata di pezzi che faranno felici pure i fan dei Sabaton, vista l’impostazione chiaramente “bellica” dell’album. Un prodotto che può tranquillamente aspirare ad una promozione ben al di fuori dell’ambiente nostrano.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10