(Steamhammer / SPV) Dopo la morte di Darrell “Dimebag” Abbott, i diversi componenti dei Pantera hanno intrapreso un percorso più o meno chiaro. Phil Anselmo ne ha imboccati diversi e nessuno veramente stabile. Vinnie Paul dal 2006 è felicemente votato al progetto Hellyeah, mentre Rex Brown ha vivacchiato. Vinnie Paul l’ha tirato dentro ai Kill Devil Hill e ne sono venuti fuori due album carini. I Crowbar sono stati una parentesi, il resto è passato come un lampo per un musicista che quando lo guardi il concetto di rock ti appare chiaro. Rex ha quell’aspetto da rocker vissuto, da colui che nel rock ci vive. Nessuna retorica, quando ho ricevuto “Smoke On This…” avevo esattamente in testa cosa avrei ascoltato: stile, genere, il tipo di musica. Nessuna preveggenza, ma quanto udito in questo suo primo lavoro solista non mi ha colto di sorpresa. Il bassista dei defunti Pantera si cimenta con canzoni che guardano anche a quella tendenza southern che ha contaminato la sua ex storica band, ma non più del dovuto. Emerge infatti nell’album uno stile pregno di rock energico ma anche tenero, come in “Fault Line” ad esempio. “Smoke On This…” presenta un musicista che sa il fatto suo, sia in termini di stile che per qualità delle canzoni, come per “What Comes Around”, che sarebbe piaciuta ai Soundgarden, oppure la travolgente “Train Song”. Chissà se Rex con “Smoke On This…” abbia puntato a riscoprire le proprie radici, ammesso che siano tali, oppure abbia semplicemente imbracciato la chitarra per tirare fuori tutto questo. Pare infatti che linee vocali, chitarre e basso sono di sua iniziativa, sotto la collaborazione, successiva alla scrittura dei pezzi, di Lance Harvill, chitarrista e autore di Nashville. Forse non poteva tutto da solo, anche perché risulta difficile credere che Rex Brown possa avere il bisogno o l’idea di scrivere una “Grace”, canzone semplice, quieta, soft. Chissà se “Smoke On This…” fornisca lo spazio alla musica che il bassista ascolta da sempre. Sono affari suoi, ma di questo album possono beneficiarne tutti, ma proprio tutti, fan e non.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10