(AFM Records) Era il 2000, vigilia di Natale. Mi ricordo come fosse ora: andai nel mio negozio di fiducia e, a scatola chiusa, comprai l’edizione limitata di “Dawn Of Victory”, di quelli che allora reputavo dei tizi sconosciutissimi, ossia i Rhapsody. Tornato a casa, misi il cd a palla nel lettore… restai folgorato dal disco, dalla potenza di suono emanata, dal virtuosismo del chitarrista, dall’ugola del cantante… Immaginate la mia sorpresa quando scoprii che i componenti erano italiani! Chissà perché, all’epoca non concepivo che il mio genere preferito potesse essere suonato anche da dei miei connazionali. Da lì fu amore… ora ho tutto dei Rhapsody Of Fire. Purtroppo non ho mai digerito la dipartita dei duo Turilli/Lione, specie considerando che parte di loro sono andati in tour per eseguire pezzi degli stessi ROF… Inoltre, per quanto colpito da Voli e preda di forti aspettative, non ho neanche apprezzato molto la discografia dei nostri con il nuovo contante… eppure questo nuovo album mi ha fatto cambiare immediatamente idea. Ora Voli sembra davvero a suo agio nel ruolo assegnatoli, permettendogli di valorizzare le sue straordinarie capacità vocali. Probabilmente questo è il miglior album dei ROF dai tempi di “Triumph Or Agony”, con un innovato suono epico e veloce, finalmente con degli arrangiamenti complessi eppure diretti, con una prova delle chitarre davvero a livelli altissimi. Non mancano i lentoni, i pezzi più power, gli stacchi strumentali… unica nota, la grafica della copertina, anzi, delle copertine, visto che da una decina di anni i nostri, a mio personalissimo avviso, non riescono a cogliere la loro essenza, graficamente parlando. Ma sono minuzie che non scalfiscono un disco solido, scritto benissimo ed eseguito da un gruppo finalmente tornato compatto… Bentornati.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10