(Non Serviam Records) Gli svedesi Rimfrost pubblicarono un ottimo album agli inizi del 2016 (recensione qui)… poi silenzio assoluto dal punto di vista discografico. Ma ora tornano… e lo fanno con un singolo. Solo un singolo? Certo, un singolo che è quasi un EP visto che l’unico brano dura ben oltre dieci minuti! Se questo è l’anticipo del nuovo album, allora emerge che i Rimfrost rimangono fedeli alla loro linea, con un black intenso, sempre ricco di cambi, ritmiche, atmosfere… pagando ancora quel piacevole tributo agli Immortal… solo che questa volta aumenta la personalità e l’originalità. Qualche tastiera in più, progressioni non sempre scontate, ambientazione coinvolgente, linee di basso suggestive, assolo suggestivo. Il brano, nonostante la durata, mantiene alta l’attenzione, offre svolte succulente (come la parte rallentata con voci fuori campo in mezzo al primo quarto di brano, o l’assolo melodico a fine canzone). Non mancano le parti tirate, le parentesi dal gusto pagan, gli attacchi di matrice epico-trionfale. Il brano denota una chiara crescita rispetto al precedente album omonimo, pur mantenendo una certa fedeltà alle origini. Una band che, per davvero, vorrei vedere dal vivo: questo sound potrebbe essere letale se sparato da un palcoscenico…
(Luca Zakk) Voto: 7,5/10