(Ripple Music) Trio di Manchester che propone una collezione di session in studio legate ai primi due e unici album realizzati fino a oggi. “The Futureworks Sessions” compatta l’energia, il modo di essere di una band che suona in maniera pesante e altrettanto ipnotica. Un heavy psych corredato di un fuzz grande come l’universo. Una forma libera che punta ad andare verso la creazione di un muro sonoro, fatto con andature semplici che hanno una densità, un peso specifico di una portata impensabile. Tra le pieghe dei pezzi si avverte la presenza del blues, camuffato da questi riff solenni, stoner e grossi. Il blues è forse maggiormente evidente nelle fasi di passaggio, nei break e non da meno caratterizza anche le fasi psichedeliche. Un suonare freak, invasato di potenza, la base ritmica è solida e vivace, ma la chitarra è decisamente vestita di distorsioni ed effetti che emettono grandiosità varie. Molto semplice il concetto musicale dei Ritual King, espressione di una forma senza preclusioni, libera e istintiva il giusto. Quel monolite in copertina è la giusta descrizione del contenuto di “The Futureworks Sessions”: solido, monumentale ma clorato!
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10