(Pure Steel Records) Su Facebook definiscono il loro genere ‘idealistic heavy metal’, e non c’è dubbio che i classic metallers Ritual Steel credano in quello che fanno… il trio (due tedeschi e il cantante degli Exiled John Cason, californiano) ci offre una manciata di brani onesti e a tratti molto coinvolgenti, sicuramente più americani che europei. Serrata, a tratti anche marziale la opener “Does Tomorrow exist”, mentre “Civil Unrest” si lancia in dei cori epic metal forse poco funzionali all’impianto sonoro. Ha molto dei Priest della reunion “Kingdom of Death”, mentre ammicca al thrash, tenendo su bene un tempo difficile, “Confrontation on the Frontlines”. Il disco si chiude con due brani decisamente martellanti: “Ritual Steel II” e la più epica “The Ritual Steel Hammer”, metallo oscuro, involuto e tagliente. Gli Omen da una parte e i Metal Church dall’altra potrebbero essere buoni riferimenti per inquadrare il sound presente in “V”, disponibile anche in 300 copie in vinile.
(René Urkus) Voto: 7/10