(Memorial Records) I parmigiani Roots Of Pain propongono al proprio esordio un thrash/death metal con lievi spunti hardcore e a tratti melodici. In sostanza c’è un metal solido e abbastanza aggressivo con richiami alla prima età della scuola di Goteborg. Aspetti e caratteristiche che vengono dimostrati attraverso un grado della composizione abbastanza scorrevole. Antonio Grillo al microfono offre una prestazione interessante, modulando la voce tra l’harsh e il growling e cadenze nettamente hardcore. Le chitarre sono delle tessitrici di trame dure e con fasi melodiche vivaci, insomma non stanno mai troppo ferme, anche se i riff per quanto siano corrosivi e vispi hanno quelle sonorità già sentite. La batteria è una tavola ritmica sulla quale poggia tutto l’insieme ed è leggermente appiattita dalla produzione. Entrano in scena diversi breakdown che proiettano i Roots Of Pain verso un deathcore massiccio e rognoso. La band si è calata bene nella sua parte, seguendo uno stile determinato e senza troppi fronzoli. “Countdown to Armageddon” è un lavoro concreto, ordinato, pur senza pezzi memorabili (non male però “The Seventh Page”) e comunque con i suoi momenti esaltanti che dal vivo spremeranno le platee.
(Alberto Vitale) voto: 6,5/10