(Harker Tapes) Le note informative per la stampa descrivono Rosapolvere un archeologo dei synth. Perché in fondo la sua musica è proprio il sintetizzatore. Pietro Citterio, bassista e non solo, ex di Selflore e Wasa, con Rosapolvere si cimenta nell’ambient più puro. Rosapolvere traccia delle atmosfere un po’ cupe, però dichiaratamente ispirate a un possibile mondo fantasy e il titolo di questo EP lo lascia intenderer. L’epica melodica di “Dungeons & Drones” è eterea, soave per sua gran parte. Le linee ritmiche sono delicate. Solo “Berserk as a Mork Borg module”, con il recitato di Dorthube, ha un’impostazione più dura, squadrata, proprio come “Gormenghast”. Il resto tra toni anche oscuri, come per “Farwell with a Claymore”, risulta appunto qualcosa di leggero a prescindere e dalle atmosfere. Sembra di troppo il parlato, sampler, che addobba “The Feeling of Seeing Monsters for the First Time”, una composizione che ricorda vagamente Aphex Twin. Sono quattro pezzi di un certo effetto, con suoni ben calibrati e una stratificazione degli stessi che denota un’architettura emotiva, onirica e fantastica, capace di catturare l’attenzione dell’ascoltatore.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10

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