(Peaceville Records) Rune Eriksen ovvero Blasphemer, storico chitarrista della stirpe Mayhem e noto anche per la sua adesione al culto degli Vltimas di Dave Vincent, presenta il suo primo album solista. Lo ha composto e registrato insieme al batterista francese César Vesvre di Agressor e Thagirion. Quando l’opener “Blood.Sacrifice.Enthronement” comincia, si comprende quanto Blasphemer abbia inciso nei lavori delle sue precedenti esperienze. “Black Royal Spiritism – I. O Sino Da Igreja” nasce infatti anche grazie a dei riff originariamente risalenti e rimasti inutilizzati, al periodo tra il 1998 e 1999 con i Mayhem. Blasphemer ne ha fatto parte dal 1994 al 2008. L’impronta di quell’epoca alla quale il chitarrista ha contribuito è perfettamente rintracciabile nell’album che presenta anche una propria filosofia concettuale attraverso un insieme dei testi immersi nella stregoneria brasiliana e nel sentiero della Mano Sinistra della tradizione Umbanda – una pratica a cui lo stesso Blasphemer è insegnato – per offrire una nuova opera oscura. L’album si annuncia il primo di una trilogia, è un tributo ai grandi spiriti del Sentiero della Mano Sinistra e per tanto è tarato su sonorità appunto oscure, a volte anche angoscianti e sarebbe proprio il caso di definirle ‘sinistre’. C’è un’aria di stranezza, di pericolo onnipresente, soprattutto quando si avviano le parti lente orchestrate da arpeggi della chitarra elettrica distorta. C’è anche quel black metal fatto di melodie tenebrose con scatti improvvisi, tipicamente norvegesi, quanto dei tardi Mayhem, però a suo modo il genere eseguito da Blasphemer è visionario. Molti pezzi si presentano come parti assemblate tra di loro. Episodi che si susseguano e sprigionano misteriosi e feroci rituali.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10