(Signal Rex) Dietro il suggestivo nome si cela una one man band cilena che al primo colpo cerca il centro perfetto… e lo schiva non di molto. La seminale e minimale copertina introduce ad una mini opera in cinque parti, intro e outro comprese. Queste ultime sono abbastanza evocative e fanno il loro sporco lavoro nell’accompagnare rispettivamente dentro e fuori l’ascoltatore. In mezzo, tre pezzi belli tirati, black vecchio stile con piccoli intarsi atmosferici. Niente di che, ma questi ultimi danno una piccola carica in più a canzoni articolate in modo abbastanza lineare, mentre il tutto risulta concentrato sui riff di chitarra e sul vocione del misterioso mastermind che sta dietro alle composizioni, di cui risulta anche l’esecutore. Un disco che a mio avviso sa più di EP che di LP vero e proprio, ma che raggiunge agevolmente la sufficienza e l’obiettivo di fare del sano black a tinte vagamente black ‘n’ roll verso le ultime tracce.
(Enrico MEDOACUS) Voto: 7,5/10