(Brutal Racords) Settimo album per Sahon, band di culto della scena underground sud coreana, finalmente distribuita globalmente grazie alla partnership con la statunitense Brutal Records. Da venticinque anni sulle scene, la formazione proveniente da Seoul tiene viva la fiamma del thrash metal old school grazie a brani dalla velocità elevata, figlia dell’insegnamento impartito da Slayer e Venom, con uno stile vocale a mezza via tra quello di Max Cavalera e Cronos. Nove brani feroci, aggressivi, violentissimi, ai confini del death metal, mantenendo però sempre ben saldo l’approccio thrash. Un’aggressione all’arma bianca, stemperata in parte dalla cadenzata “Professional”, dalle sonorità più vicine all’heavy classico, con ritmiche rallentate e sprazzi melodici; personalmente avrei inserito il brano a metà scaletta e non verso la fine, giusto per tirare il fiato e spezzare un po’ il ritmo frenetico dei brani che sono si ricchi di furia, passione ed attitudine, ma che alla lunga tendono un po’ ad assomigliarsi tra loro.

(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10