(Soulseller Records) Sono già otto dischi in quindici anni di attività per in norvegesi Sarke, la band di Nocturno Culto dei Darkthrone e Sarke di Khold Tulus! Ed è proprio la voce di Nocturno Culto che riporta la mente indietro ad anni immensi della discografia black nordica, mentre questo mix black/thrash gode ora dell’ennesima evoluzione tecnica e stilistica, dando vita ad un altro album…. stupefacente! Rispetto al precedente “Allsighr” (qui) aumenta ulteriormente la teatralità, cresce quella componente proggy che in brani quali “Lost” appare così meravigliosamente evidente, mentre il vocalist si lascia andare dentro una potente dimensione emozionale ed introspettiva, decisamente bluesy, capace di innalzare la resa emozionale del brano, del disco stesso. “Phantom Recluse” è incalzante, epica, deliziosamente decadente, “Death Construction” è intensa, catchy, con quelle keys di Anders Hunstad (Satyricon) semplicemente indovinate. “Lost” è pazzesca, è unica, un concetto sonoro che solo una band con questi elementi può concepire. Drammatica e pungente “Abyssal Echoes”, sognante ed in qualche modo cosmica “Old Town Sinner”, appare misteriosa e atmosferica “I Destroyed The Cosmos”. “In Total Allegiance” è black’n’roll senza fronzoli, ma con diversi arrangiamenti che la rendono pregiata, prima della conclusiva e funerea “Macabre Embrace”. L’avevo già scritto per il precedente disco: questo probabilmente il miglior disco dei Sarke! Ma loro si sono indubbiamente superati per l’ennesima volta! “Endo Feight” è un disco ricco di energia: brano dopo brano si insinua nella mente, nella psiche, nei meandri più reconditi dell’anima, un album perverso, decadente, esaltante, tanto essenziale quanto ultra tecnico, tanto heavy quando favolosamente bluesy. Sarke, Nocturno ed illustri compagni scrivono una nuova pagina di storia, di nuovo, piantando una ulteriore pietra miliare del black… di nuovo, raggiungendo inoltre un nuovo favolo traguardo. Di nuovo!
(Luca Zakk) Voto: 9,5/10