(Indie Recordings) Sporchi, brutti e cattivi… ma anche eleganti, tecnici ed atmosferici! Sempre una piacevole sorpresa i Sarke, la band di Nocturno Culto (Darkthrone) e Sarke (Khold), in compagnia tra gli altri di Steinar Gundersen (Icx Vortex e Satyricon) e Anders Hunstad (Satyricon). È fantastico questo connubio di Motörhead e Sodom, in un contesto dall’indole black metal con divagazioni che si fanno trasportare da keys intense o da movimenti dal gusto teatrale o epico. Un connubio che si rinnova con questo intenso e provocante sesto album che celebra l’undicesimo anno di attività di un progetto nato quasi per caso. “Ghost War” si colloca tra il death, il black, l’heavy classico e pure il symphonic black. Sembra uscita da “Orgasmatron” l’irresistibile “Echoes From The Ancient Crucifix”. Idee melodiche inconsuete ed avvincenti sulla bellissima “Mausoleum”, la quale nasconde una potenzialità orchestrale immensa. Intima ed oscura “The Endless Wait”, brano con una sublime voce femminile e delle spoken vocals tetre e decadenti. Rockettara ma anche cosmicamente digitale “Ties of Blood”. Drammatica, tetra ma maledettamente metallica la poderosa “In the Flames”, mentre è stuzzicante “Rebellious Bastard”, canzone che strizza l’occhiolino agli Alfahanne, prima della conclusiva “Cribs Hand”, il titolo più lungo del disco, un brano pieno di sofferenza, maestosità, espressività progressiva, atmosfera introversa, pianoforte meraviglioso e nuovamente la fantastica voce femminile. Delle fondamenta black and roll che esaltano e stimolano, un black and roll annegato in una decadenza a tratti ‘twin peaks-sca’ che stende quelle pennellate di nero intenso in un’ambientazione altrimenti piena di luci sferzanti e fiamme che si ergono alte verso il cielo. La musica dei Sarke accontenta tutti: dal blackster più convinto al rocker più dannato, fino a quello che ricerca dettagli e sonorità diversificate e curate. Sembra impossibile che tutte queste diverse direzioni stilistiche possano stare assieme, molto ben associate, in un (altro) album che dura poco più di mezzora!
(Luca Zakk) Voto: 8/10