(Subsound Records) Ipnotico. Oscuro. Ossessivo. Il progetto solista di Valerio Marras (Thank U For Smoking, Charun) è una specie di viaggio attraverso il cosmo, dentro le sue luci, le sue tenebre, il suo gelo, il suo silenzio… il suo fragore, un sentiero che divaga nello spazio e nel tempo grazie sonorità ambient, massicciamente drone, un susseguirsi di frequenze che vibrano con impeto, provocazione, in uno stato di trance, di psicosi, uno stato catatonico cosciente e schizoide. Ma Marras non mette nel frullatore tecnologico solo suoni elettronici, la sua arte è più carnale, tanto che riesce a penetrare l’etere anche con strumenti convenzionai (e non). Suoni post-liturgici su “Heavy Sleep”, visioni lontane che cercano una pace interiore su “The Sound Of A Needle”, disturbi elettromagnetici convergenti in concetti sonori su “Scraps Of Paper”. Sentori etnici sulla breve “Sinking Shadows” la quale accompagna verso le tenebre di “Diving Deep”, le paure ancestrali di “Fading Sunlight” ed il riverbero di “Midnight”, fino al mistero della suggestiva e conclusiva “The Far Side Of The Moon”. “Albero” richiede luci spente, mente aperta ed una predisposizione per una ricerca interiore profonda, dettagliata e potenzialmente spaventosa; se l’idea possa apparire preoccupante, ecco che questo album trova il suo senso: una superlativa colonna sonora che scandisce ogni passo di questo tormentato viaggio introspettivo.
(Luca Zakk) Voto: 8/10