(Blood Harvest Records/I Voidhanger) I cliché per fare dei Sartegos un gruppo black underground ci sono tutti: una sola mente dietro strumenti e voce, registrazione disastrosamente amatoriale, un logo indecifrabile, cantato in lingua madre e artwork e testi basati sulla nordicità o su temi indigesti a tutto ciò che di positivo può esserci nella musica. Ora, con tutti questi canoni minuziosamente seguiti, l’unica fondamentale cosa che può portare interesse ad una siffatta creatura è donarle della personalità. In particolare si percepisce la volontà del creatore di voler pigiare sull’acceleratore, ma la musica (dieci tracce, intro e outro comprese) risulta sempre scialba e monotona, mai un crescendo che faccia da contraltare alla mancanza di dinamicità nelle composizioni. Niente da fare, nulla di concreto che possa fare del disco un oggetto di interesse.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 5/10