(Metal Blade Records) I Satan di Newcastle, menti ispirate della NWOBHM, hanno pubblicato pochi lavori in studio, solo sei. Considerando che nascono nel 1979, i Satan si sono sciolti più volte e hanno anche cambiato nome, diventando Blind Fury ed anche Pariah, pubblicando anche degli album sotto questi nomi, dunque si potrà comprendere quanto i Satan siano una formazione particolare e con una storia che aprirebbe molte parentesi. Siamo nel 2022 e la Metal Blade ci propone “Earth Ritual”, il nuovo album che segue il precedente, pubblicato dalla medesima etichetta nel 2018, “Cruel Magic”. I Satan hanno da sempre avuto alle spalle etichette importanti: la Roadrunner, la Steamhammer e la Listenable Records. “Earth Ritual” suona come un lavoro degli anni ’70 o primissimi anni ’80, con un’evidente stile che in certi punti tocca anche i Deep Purple, soprattutto in fatto di progressioni dei riff e negli assoli delle chitarre, come per esempio nel caso di “Burning Portrait” oppure “Earth We Bequeath”. La band estrae dal cilindro un album ricco di spunti forte dal punto di vista dello stile, appunto molto settantiano o evidentemente di quella che fu la NWOBHM, eppure il tutto appare filtrato da una produzione di fatto moderna. “Earth Ritual” è una scorribanda attraverso i principi basilari dell’heavy metal quanto di ciò che lo ha preceduto e di fatto generato, cioè le radici del genere. Il tutto suonato con una certa maestria e un modo di esprimersi che solo band con una storia di tal guisa alle spalle è capace di proferire.
(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10