(Moribund Records) I Satan’s host con Leviathan Thisiren (Harry Conklin) alla voce sono una garanzia. Una garanzia resa più valida dall’immortale Patrick Evil e la sua chitarra. Una garanzia di un heavy metal orientato tematicamente al black metal, facendo passare il tutto attraverso il doom. “Virgin Sails” è un album tosto, cattivo, osceno, antireligioso e dannatamente potente. Basta leggere la prima strofa della opener “Cor Malifecus – Heart of Evil”, per capire gli intenti; una strofa che tradotta suona come “Non sono venuto a portare pace – Ma una spada per uccidere uomini – Io formo la luce – Che crea oscurità su questa terra – Sono il portatore del Male”. Se una frase come questa vi eccita e se il vero heavy metal vi fa impazzire, allora “Virgin Sails” potrebbe essere l’album che cercavate. Dieci canzoni (otto effettive), cinquanta cinque minuti di male, di gospel oscuro, di intenti demoniaci. Musicalmente è un heavy metal stupendo, con diversi momenti furiosi, intensi, malvagi. Il cantante è epico e osceno allo stesso tempo, e la sua voce e la sua performance contribuiscono ad quel feeling esoterico orientato agli inferi che l’ascolto del disco scatena. Perversa “Dichotomy”. Poderosa, incalzante, solenne la bellissima “Of Beast and Men”. Tutte canzoni piene di ottima tecnica, di chitarre che arrivano fino ai confini del thrash, di un drumming forsennato che non tralascia l’uso della doppia. Cattiva anche nell’impostazione vocale che arriva ad un ottimo growl, la grintosa “Infinite Impossibilities”, con quel riffing che riesce a strizzare l’occhio al death metal. Gloria impalata nel nome dell’innominabile l’immensa title track, caratterizzata da un riff pesantissimo reso più intenso da idee di sviluppo interessanti ed un assolo irresistibile. Stupenda “Vaporous of the Blood”, tirata, cattiva, piena di rabbia, growl, power… il perfetto mix tra power e black… e sono infatti decisamente Power Black Metal, i Satan’s Host, ed è così che si definiscono. O meglio, un heavy metal profondamente legato ai temi storici, a Satana, alla bestia, al magico numero 666. Esistono dal 1977, anche se con qualche pausa. Sono veterani del metallo, sono esperti di quel malefico messaggio che probabilmente ha avvicinato moltissimi di noi a questo genere musicale. “Virgin Sails” è la celebrazione della potenza, del male, dell’occulto. Una funzione anti religiosa celebrata con musica di altissima qualità.
(Luca Zakk) Voto: 8/10