(Moribund Records) Non posso fare a meno di ammirare la coerenza e la determinazione dei Sathanas, band statunitense nata nel 1988 e giunta ora al dodicesimo album. Dodici capitoli di una carriera dedita al death/black primordiale, ben lontano da qualsiasi forma di ammodernamento, portando avanti quel sound grezzo e scarno creato da acts come Celtic Frost e Bathory che negli anni ha influenzato l’intera scena estrema. Quello che sorprende maggiormente è il fatto che, nonostante la brutalità primordiale sprigionata, le composizioni sanno essere a loro modo estremamente catchy, stampandosi inesorabilmente in testa già dopo un paio di ascolti, quasi come se fossero state create con un’attitudine black’n’roll, anche se -lo ripeto- il genere suonato è purissimo blackened death metal non lontano da quello dei primissimi Morbid Angel. “Beyond The Witch” e “Cast In Black” mettono in mostra il lato più aggressivo ed implacabile della formazione statunitense, mentre “Raise The Chalice” è maggiormente melodica e rocciosa, senza per questo perdere in aggressività. Un piccolo gioiello di metal infernale ed old school in grado di creare dipendenza!
(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10