(Street Symphonies) Potenza, tanta potenza! L’hard rock di questo act di Alessandria è veramente un pugno in faccia! Votato e devoto alla spensieratezza degli anni ’80, il loro sound si traduce in una assalto frontale senza riguardo, senza rispetto, senza ritegno. Solo cinque tracce (poco più di venti minuti) ma assolutamente valide, ben registrate e con un sound esplosivo. “Free Bones” è grintosa, aggressiva e dimostra subito le capacità della band e del cantante, con quella voce sporca, diretta, ma anche capace di gridare a pieni polmoni. La power ballad “Don’t Care About The Rain” ha tutte le carte in regola per essere definita un esempio di hard rock melodico, vanta un ritornello con un crescendo irresistibile ed un assolo che rapisce l’anima. Rock trascinante su “Fallin’ Apart”, roba che scatena il pubblico… pubblico che non può non impazzire con l’altra stupenda power ballad “Anthem For A Dream”. La chiusura di questo breve disco è affidata ad “un altro” pezzo da demolizione, una frana che scende dal versante della montagna e travolge tutto e tutti: “Fucking Mustang” è la canzona sleaze perfetta, per il testo, per i limiti dove si spinge il singer con quel modo di cantare così spensierato e potente, per la sequenza letale di riffs. Un disco che ha un solo unico difetto: è troppo breve! Di queste mazzate, di queste linee ritmiche che scuotono le interiora non ne ho mai abbastanza! Speriamo che il recente accordo con la label li conduca verso un full length rispettabile, un full length che dati i presupposti non può che essere un monumento all’hard rock classico, riscritto e vissuto nella follia moderna.
(Luca Zakk) Voto: 7/10