(Minus2Zebra) Ecco tornare in pista, dopo circa tre anni, gli storici heavy metallers inglesi Savage, che (come a molti è noto) ispirarono perfino i Metallica degli esordi: lo fanno con un box che contiene il loro settimo full-“length” e un live bonus, che ripropone dal vivo, fra le altre cose, l’intero debut “Loose’n’Lethal”. Concentriamoci naturalmente sul disco di inediti e partiamo con “I am the Law”, che, per chi si attendeva una diversa situazione, non ha praticamente nulla di NWOBHM, perché si risolve in un brioso hevay rock dal refrain accattivante. “Empire of Hate” ha i ritmi dinoccolati di certo rock duro di fine anni ’70, nel periodo in cui la sperimentazione era all’ordine del giorno, e i confini fra i generi non ancora ben definiti; poi il disco fa, finalmente, una sterzata più heavy. Si ricordano i Priest con “Super Spy”, e anche “Crazy Horse” ha un riff grasso e sornione. Molto saxoniana “Speed Freak”, mentre “The Road to Avalon” si lancia su territori più epici, che ricordano in parte addirittura i Wishbone Ash. Sviluppata per lunghe escursioni strumentali dal vivo “Children of the Night”, che torna, per il finale, in regioni hardrockettare, così come fa la ruggente “Shake the Tree”. “7” non potrà, naturalmente, soddisfare i fans storici (d’altronde i nostri dicono chiaramente, sul loro sito internet, di aver cercato un sound più moderno), ma preso in sé il disco non è affatto male. Curiosità: il chitarrista Kristian Bradley, in forza alla band dal 2010, è il figlio dello storico bassista/vocalist Chris, nonché il nipote dell’altro chitarrista Andy Dawson, entrambi ancora in formazione.
(René Urkus) Voto: 7/10