(High Roller Records) Il secondo disco degli statunitensi Savage Master, lo dico subito, non mi ha convinto granché. Questi incappucciati del Kentucky (i volti degli strumentisti sono nascosti, si vede solo la procace singer Stacey Savage) propongono 35 minuti di horror/speed metal grezzo che i fan di King Diamond, Angel Witch e magari anche Huntress hanno già sentito milioni di volte. I pochi motivi di interesse possono venire da “Path of the Necromancer”, dove le parti strumentali sono godibili, e dalla titletrack, soprattutto nella sezione destinata al singalong del pubblico; aggiungiamo pure lo speed primordiale di “Ready to Sin”, ma mi sembra che per rendere appetibile un disco non basti ripercorrere per l’ennesima volta sentieri già esplorati fin negli ultimi recessi.
(René Urkus) Voto: 5/10