(UDR Music) Ma come, un altro live dei Saxon? A meno di due anni da “Heavy Metal Thunder Live” e con un solo album in studio nel mezzo? Beh, la risposta è sì, che intervengano logiche commerciali (alla fine, una band così grande deve SEMPRE avere un live a disposizione nei negozi) o che sia una richiesta che parte dal basso, dai fans e dalla volontà di mettere su disco un’altra buona performance dei leoni inglesi. Ma alla fine ai Saxon, si sa, tutto viene perdonato: non possiamo certo parlare di una uscita indispensabile, ma vi garantisco che questo “St. George’s Day Sacrifice” vi offre due ore di puro e sano intrattenimento NWOBHM. Forse soffre un po’ il confronto con il concerto precedente, che aveva ben altra cornice di pubblico (Wacken!), ma vi garantisco che si ascolta con piacere, e blocca su disco uno dei vezzi della band albionica, quello di suonare uno show ogni 23 Aprile, giorno della festa di San Giorgio (particolarmente sentita dagli inglesi). Nella scaletta, come sempre traboccante di classici, ma anche con qualche sorpresa (ad esempio “Conquistador”, che molti del pubblico sembrano non conoscere) si integrano bene i brani dell’ultimo “Sacrifice”: sia la titletrack, che apre le danze con la sua intro mesoamericana, sia la tirata “Night of the Wolf”, passando per “Guardians of the Tomb”, “Made in Belfast”, “Stand up and fight” e “Wheel of Terror”. Contando anche la intro “Procession”, abbiamo ben sette pezzi su una scaletta di ventuno, che dimostra chiaramente quanto i Sassoni tengano all’ultimo album (e la reazione dei presenti è quasi sempre festosa e potente all’annuncio di ciascuna delle new entries). Prima dei momenti di puro delirio nel finale, colpisce come sempre l’esecuzione di “Crusader”; “Broken Heroes” è dedicata ai caduti dell’aviazione militare britannica. Suoni puliti (forse solo all’inizio un po’ troppo secchi) e grande energia per questi sessantenni che restano, con pochi altri, fra le vere bandiere dell’heavy metal.
(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10