(Sevared Records) Mostruoso brutal death-grindcore dal Massachusetts e da parte di una band che con “Sorrow and Skin” firma il debut album dopo alcune piccole release. Brutale questo sound, estremo, pesante, cupo e spietato come i denti di un motosega. Il tutto però non è frutto di un’ottusa attitudine perché gli Scalpel riescono a creare diversi momenti dinamici, variegati, anche se nella sostanza la grazia esecutiva o almeno le impressioni che se ne traggono sono sempre quelle di un caterpillar che ti passa addosso. Le fasi strettamente grindcore ne sono la conferma ed enfatizzano l’estrema sintesi sonora che già le parti brutal riescono a creare. Nessuna novità particolare, registrazione sufficiente, gli strumenti infatti sembrano tutti livellati, come se le frequenze fossero state decapitate. Un blocco unico, di violenza, potenza, di alta macelleria. Un estremismo parzialmente elaborato, quasi alla Cannibal Corpse anche se riconosco che gli Scalpel si concedono molte “licenze poetiche” e cose personali che permettono comunque di distinguerli, un pochino, dalla massa ribollente del calderone death estremo americano. Per i puristi.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10