(Silver City Records) Dopo “Hot’n’Heavy” e “Stormbreaker”, i rumeni Scarlet Aura completano la propria trilogia (tre dischi e tre libri fantasy, scritti dalla singer Aura Dănciulescu) con questo “Genesis of Time”, che sposta ancora il sound della band verso il gothic boombastico. A testimoniare la magniloquenza del nuovo disco, la intro strumentale “The Book of Scarlet”, dai suoni cinematografici e con una citazione finale della Quinta di Beethoven, dura oltre sei minuti… segue “Raw Power”, un brano molto aggressivo e dal sound da modern power, con una scatenata Aura che ricorda sempre più Marta Gabriel. Incalzante anche “Utopia”, mentre “The Black Roses” è una power ballad anch’essa agguerrita, come se questo disco non potesse mai abbassare la guardia. Al vetriolo “In the Line of Fire”, ma la seconda metà della scaletta appare più uniforme, e non regge il confronto con la prima: soprattutto i pattern di batteria appaiono molto livellati, e i brani sono bene o male tutti degli up-tempo diretti e pungenti. Si distingue forse la conclusiva titletrack, che torna (almeno in parte) a un approccio da gothic/power alla Epica o Xandria (con citazione maideniana da “Empire of the Clouds”), con Aura che si attesta come una cantante d’eccezione (per certi versi ricorda anche Leather Leone). Questi rumeni sono una band ‘pigliatutto’, che nei suoi diversi album ha sempre cambiato genere seguendo la moda del momento; “Genesis of Time” non è la sua miglior prova, ma si fa comunque valere.
(René Urkus) Voto: 7/10