(Tenacity Music) Debut album per questa band proveniente dalla Svizzera, terra che da sempre sforna poche ma interessanti proposte in ambito hard and heavy, basti pensare ai seminali Celtic Frost o ai geniali Coroner. Gli Scars Divide proseguono questa tradizione, proponendo un originale mix di musica estrema, prog metal e metalcore. L’opener “All That We Need” parte subito con un riffing tagliente, una voce aggressiva e patterns di batteria ultra tecnici in tempi dispari; gli assoli di chitarra sono contorti, sembra quasi che abbiano frullato assieme At The Gates, Death e Dream Theater. Un delicato arpeggio di chitarra apre “Salt Ice And Fire”, brano che sin sviluppa su ritmiche dilatate e il cantato sempre aggressivo, mentre il riff portante riprende il tema iniziale. “The Venom Leviathan” è claustrofobica, caratterizzata da un riffing che molto deve agli ultimi Death e la batteria che spadroneggia in fantasiosi cambi di tempo. “Their Own Demise” è più vicina al deathcore, alternando parti veloci a breakdown tipici del genere. Un riff thrash metal apre “Three Metres Sixty”, canzone che proseguendo riprende nuovamente lo stile deathcore, con rallentamenti vertiginosi supportati da un drumming iper tecnico. Verso fine brano, uno strano arpeggio di chitarra mi fa venire in mente i primi Cynic. La conclusiva “Whispering Shores” è un brevissimo outro. Davvero un lavoro particolare, nel quale sono state mischiate svariate influenze, senza che nessuna di esse sia risultata forzata o fuori luogo. Il tasso tecnico è impressionante e la produzione è ottima. Forse l’unica nota stonata è la voce, a volte troppo monocorde. Ciononostante davvero un ottimo debutto.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10