(Purity Through Fire) Tedeschi fino al midollo, una nuova entità, ovviamente al debutto. Per ora avvolti da molto mistero, tanto che pare quasi prevedibili si tratti di una one man band capace di scolpire dieci brani efferati, aggressivi, volutamente caotici ma ricchi di dettagli, di ipotesi melodiche, di parentesi groovy, di mid tempo coinvolgenti supportati che ricordano il DSBM di bands quali i Nocturnal Depression, cosa che si nota particolarmente su “Rotäugig & Gehörnt”. Notevolmente coinvolgente “Blutsumpf”, pulsante “Mit Horn, Huf & Schwefeldunst”, drammatica “Der Tod im Gehölz”, favolosamente caotica “Der Dornengott”. C’è senso marziale in questi brani, c’è rabbia, c’è furia, ma anche energia, una marcia verso ignoti inferi prigioniera dentro un contesto quasi folk. Con una voce versatile, capace di spaziare da growl a scream, da un grido grezzo ad un clean teatrale, ecco che “Urwahn” si ritaglia il suo piccolo spazio nella scena, regalando trentacinque minuti di tempesta decadente, di sonorità opprimenti ma allo stesso tempo esaltanti; un esempio di black estremamente tedesco, decisamente pregevole, da ascoltare assolutamente, da non farsi scappare per nessun maledetto motivo.
(Luca Zakk) Voto: 8/10