copschysma(Auoproduzione) A volte mi capitano tra le mani band che propongono lavori che dopo ripetuti ascolti diventano per me una sofferenza. Quando ciò accade non è avversione verso quella musica, anzi è anche di qualità, ma questa è talmente strutturata e ricca che trovare le giuste parole per descriverla diventa difficile, appunto una sofferenza! Troppe volte le parole non sono mai quelle giuste. “Imperfect Dichotomy” è il primo EP realizzato, anzi è la prima pubblicazione degli italiani Schysma, una band dedita a quello che sommariamente definirei un progressive rock/metal a tratti quasi sul gothic. Le chitarre (di Vladimiro Sala) possiedono una distorsione sicuramente metal, ma pulita e in grado di produrre melodie dolci e ben sviluppate. Gran lavoro anche da parte delle tastiere (Martina Bellini), soprattutto per le sonorità sempre diverse tra ogni brano  e sempre adatte all’atmosfera generale. Le ritmiche di Luca Solina (bravissimo in “Supreme Solution”) e i contrappunti del quattro corde di Giorgio Di Paola sorreggono le trame musicali. Meriterebbe un appunto più ampio il lavoro vocale di Riccardo Minicucci, ma sorvolo su una tecnica ancora migliorabile (anche la pronuncia) e sull’estensione da brividi, e sintetizzo scrivendo che lui è perfetto per questa musica, ma ha capacità per spaziare anche in altra. Ha un potenziale spaventoso. Di sicuro “Midgal” è quel genere di canzone che subito cattura (supera i 4’, rispetto agli oltre 6’ delle altre composizioni) e maggiormente per la linea vocale che determina un melodia accattivane. “Sinners” è probabilmente il pezzo in cui gli Schysma giocano a creare atmosfere più elaborate, dando alla musica un tono oscuro e quasi sinfonico. Personalmente ho preferito “The Noise of Silence”, una canzone che mi ha ricordato gli Yes, soprattutto per il taglio di alcune melodie e sonorità, ma resta tendente al metal più che al rock. “Lost in the Maze” è la più “morbida” nelle sonorità, tendente al gothic o al rock, e “Supreme Solution” è il pezzo più spedito ed aggressivo, con qualcosa dei Dream Theatre. Gli Schysma sono una band potenzialmente interessante e lo rivelano con una release contenuta e ben ragionata, ma più di tutto suonano melodie immediatamente fruibili e rese protagoniste nelle canzoni, attraverso un tocco comunque sapiente.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10