(Blast Head Records) Nome italiano ma la band è scozzese e si dimostra volenterosa, sotto diversi aspetti: infatti in pochi anni ha tentato di affinare il proprio sound attraverso diversi demo e un’attività live di tutto rispetto, suonando al fianco di Cryptopsy, Misery Index, Aborted, Beneath The Massacre, Malevolant Creation, Fleshgod Apocalypse, Condemned e sono stati in tour con i Cerebral Bore nel 2011, oltre ad un paio di tour in terra blucrociata. Saranno anche in di spalla ai Fleshgod Apocalypse in UK. Questo album d’esordio è stato curato nel missaggio da Scott Fuller degli Abysmal Dawn e sembra che il tutto sia stato messo al posto giusto; la produzione in buona sostanza non concede sbavatura e così “Torment of the Weak” come resa sonora supera i cliché di un album di debutto. Dal punto di vista della composizione e come stile il death metal dei ragazzi scozzesi è molto robusto, carico di groove, con momenti che si avvicinano al brutal e tutto ciò conferisce un ulteriore dose di solidità e potenza all’album. Mi permetto però di scrivere che la qualità totale del songwriting si elevaa mettendosi in mostra nelle diverse fasi contorte ed elaborate, perché il resto è una commistione di Dying Fetus, sprazzi di Suffocation, Cryptopsy, Cerebral Bore e band simili. Nulla di nuovo in questo sound: “Torment of the Weak” è rifinito con cura dalla consolle della produzione e dunque l’impatto sonoro è imponente; di certo la facilità con la quale gli Scordatura si esercitano a cadenzare ed esprimere tutti i pezzi è ammirevole, nonostante poi molti passaggi siano una disciplinata ripresa di modelli altrui. Se nel totale dell’insieme questa band non sembra essere l’ultima arrivata nella scena, ci si rova comunque di fronte a soluzioni sonore generiche e già sentite.
(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10