(Massacre Records) Sedici mesi per realizzare “Gravity”, tanto è servito ai Second Reign che erano partiti per comporre qualche canzone da presentare dal vivo ed eventualmente poi pubblicarle come singoli. Pian piano la scrittura è andata avanti, il materiale è aumentato e così raggiungere una base di trenta canzoni e andare poi in studio è stata l’ovvia conseguenza. Lo pubblica la Massacre Records questo debut album per gli svizzeri e si prospetta come la cosa più interessante in fatto power/hard rock pubblicato nella terra dei cantoni. Musica dai toni classici melodicamente significativo e piacevole. Sostanzialmente la band si rifà a un retroterra anni ’80 in fatto di rock e con la melodia come prima istanza del tutto. Il risultato finale è quello di un sound che guarda nettamente al passato nella sua costruzione, mentre la produzione offre un taglio dai toni più o meno moderni e tali da smaltare in maniera adeguata lo sforzo artistico della band. “Gravity” presenta tredici canzoni che hanno a grandi linee tutte la stessa struttura, con una manciata di esse dall’essere davvero significative, come “Fire”, le ballad “Borderline”, la dolce “Home”, “Wrong”, “You’ll Never Catch Me (When I’m Gone)”. Un paio di ascolti rendono però immediatamente l’album come un qualcosa di completamente assimilato. “Gravity” è significativamente valido, punta sul formato canzone arricchendole dei dettami hard e power rock dunque con un cantato ben calibrato, tastiere ben inserite nel tessuto musicale, assoli espressivi, riff andanti e arrangiamenti che valorizzino le linee melodiche principali dei pezzi e rendano memorabili i ritornelli.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10