(autoproduzione) I September Damage sono in attività da oltre dieci anni e hanno pubblicato qualche singolo e soprattutto già due album, ovvero “IV-IX-MCMLXXVIII” nel 2012 e quattro anni dopo “Timebound”. La discografia è disponibile QUI. La band si rifà viva dopo alcuni avvicendamenti nella line up, con un EP di quattro pezzi che lavora su quanto ha già mostrato in fatto di stile e genere musicale proposto. Oggi “Perception Of Reality” è un esempio di melodic metal con influenze thrash, death ed in minima parte gothic metal. La componente death, quanto quella ‘oscura’ mostrata nel primo album per esempio, sembra meno pressante e a favore di un sound forse più fresco e parzialmente in linea con il secondo album, “Timebound”. Anche oggi i September Damage puntano su un cantato con più registri vocali, tutti di Devid Rugiero, proprio come fatto in passato, aggiungendo al tutto un tocco di incisività. Tre i pezzi portanti: “Invisible Soul”, “Tools of Victim” e “Memories Don’t Die”, poi tra le ultime due c’è la strumentale semi-orchestrale “Toxic Instrumental Vibes”, una sorta di intermezzo. La prima, “Invisible Soul” al di là delle tastiere e della sua atmosfera, appare come un pezzo thrash metal, mentre “Tools of Victim” risponde già a requisiti melodic metal quanto gothic-black metal tipo vecchi Cradle Of Filth. La conclusiva “Memories Don’t Die” invece è un ventaglio di stili esposto da una band però ancora un po’ acerba e tuttavia ambiziosa.
(Alberto Vitale) Voto: s.v.