(Chaos Records / Canometal Records / Burning Coffin Records) Già autori di un EP i cileni Sepulcrum siglano il loro primo full length onorando il death metla in maniera serrata e priva di compromessi. Death metal ruvido, sepolcrale e sulfureo, con un incrocio di influenza tra Morbid Angel, Pestilence della prima ora, Autopsy e dunque secondo un bel po’ di capisaldi del genere. Circa 26’ eseguiti tra melodie tremolanti e orride, inquiete e avvolte da un’epica di morte. Si apprezza come i cileni spicchino nei momenti solisti delle chitarre, tirando fuori qualche trama lacerante e ispida. Ritmicamente l’album è robusto, il comparto basso e batteria è scarno ma necessariamente ossequioso nel seguire le andature fissate dalle chitarre, sottolineate dunque dalla batteria. I Sepulcrum nelle dieci canzoni totali affrontano più minutaggi, cioè dagli oltre sei minuti a meno di tre, tenendo a un buon livello incisività e impatto dell’album.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10