(Napalm Records) Rieccoli! Più epici e travolgenti che mai… ancora una volta con una line up che muta (ora alla chitarra c’è Marco Pastorino anche di Fallen Sanctuary e Temperance), mentre in evidenza l’ospite d’eccezione, ovvero il leggendario Roy Khan (Conception, ex-Kamelot). Ed è proprio il brano con Khan, “The Fall of Man”, ad aprire con potenza, intensità ed una sublime dimensione melodica, poi esaltata dall’impulsività trascinante e trionfale di “Ritter, Tod und Teufel (Knightfall)”. Brani come “Soldiers Under the Cross” mescolano quel clima medioevale ad una atmosfera malinconica la quale riesce a dar vita ad una power ballad semplicemente grandiosa. Intensa, profonda, teatrale ma anche esplosiva “Reflections (of AD)”, con una performance sublime di Georg Neuhauser, per un brano che farà alzare un sopracciglio a gente come Tobias Sammet nel suo processo creativo per Avantasia. Power teutonico, con stile un po’ più barocco? Ecco “Sun of Justice”! Chitarra pungente e frizzanti orchestrazioni sull’oscura “Nemesis”, poderosa e travolgente “The End of Babylon”, con quel ritornello che costringe a cantare ad alta voce con Greg! Introspettiva “Crowned by an Angel”, meravigliosamente tipicamente ‘Serenity’ la bellissima “The Sky is our Limit”, seguita da una imperdibile versione orchestrale della maestosa “The Fall of Man”. Un altro capitolo di supersonico metal sinfonico pregno di intenso senso epico. Un album che cattura fin dal primo ascolto, tuttavia crescendo a dismisura ad ogni successiva riproduzione. Un disco ancora una volta perfetto, registrato per dare una resa mostruosa, concepito per esaltare e per far cantare a squarcia gola… un bonus che questo genere DEVE assolutamente offrire, offrendo poi quell’esperienza unica in sede live!
(Luca Zakk) Voto: 9,5/10