(Odium Records) Arrivano al terzo album i Serpents Oath, il primo con la Odium Records. In ambito black metal il quintetto non scherza, non interpreta, non finge… approfondendo con intensa devozione le più oscure arti infernali, con un impegno profondo nel nome del sangue, della volontà e del potere…. verso una rinascita post-devastazione, verso la conquista da parte dell’eterno avversario del… trono di Dio. Ora Satana è il signore dell’inferno, il principe delle tenebre e pure Re supremo dell’ormai deturpato regno dei cieli… verso una nuova era, verso un nuovo ordine universale, mentre i fedeli devoti all’oscurità lo invocano e si concedono: ‘Tua è la mia carne e il mio spirito’. Riff violenti, melodie taglienti, una dimensione caotica concepita e scolpita in maniera sublime, magistrale… maledettamente cinica. L’atmosfera è subito inquietante con l’intro “Invocatio Genesis”, il quale porta direttamente ad una poderosa e colossale “Blood Covenant”, tanto perversa quanto intelligente e curata. Penetrante “Purification Through Fire”, tumultuosa “Beyond The Void”. Glaciale “Drakonian Gnosis”, spietata “Path Of The Serpent”. Imprevedibile e ricca di sorprese “Unto Typhon”, celebrativa del nuovo ordine spirituale la conclusiva “Pandemonium”. Con testi velenosi, esageratamente blasfemi ed inneggiati a saggezza oscura e gloria per il trionfo del male, la band belga ha fatto un grande passo avanti, affilando le lame, arricchendo i contenuti, indottrinando i seguaci, professando una il black metal in modo puro, non addolcito, non alleggerito, non reso meno osceno dalla modernità e dalla diffusione del genere.
(Luca Zakk) Voto: 8/10