(Rotten Roll Rex) Spesso per mezzo del grindcore le band hanno espresso idee forti. Testi politicizzati, oppuri orientati in una certa direzione e in alcuni casi con ironia, in certi casi anche demenziale, a corredo. Lo stesso fanno i Serrabulho che indirizzano il proprio grindcore verso l’esaltazione dell’essere vegetariani e legandosi anche al sesso e alla cultura popolare. La band è portoghese e si è affidata a Susana Catalão per le storie da raccontare e a Marta Peneda per la copertina. Inoltre l’inserimento di strumenti tradizionali, portoghesi e iberici, con l’ausilio di innesti musicali presi dall’etnomusicologo e loro compatriota Tiago Pereira, i Sorrabulho creano il proprio carnevale sonoro. Grindcore ben suonato, forse eccessivamente limato nei suoni, divagazioni popolari, ironia, suoni vari, sampler, motivetti e filastrocche, lasciano intendere il messaggio a suo modo estremo e sovraccarico di allegorie e significati equivoci. Basta leggere il titolo dell’album per capire quanto si giochi sul doppiosenso e non da meno è per i titoli delle canzoni. Ecco dunque “She Drinks Milk”, “Cagalhão Com Ovo a Cavalo” e così via. Il divertimento è assicurato, una buona esecuzione del grind è certa, il resto è una buona fantasia di questi mattacchioni lusitani giunti al terzo album.
(Alberto Vitale) Voto: 7/10