(Is it Jazz? Records) La figlia deviata della Karisma Records scova un’altra perla di musica intensa, contorta, perversa, un’altra gemma di musica costruita su teorie prog e pesanti ambientazioni Jazz, senza però lasciarsi rinchiudere dentro i recinti del jazz allo stato puro. Questa volta si tratta dei norvegesi Shakai, band con un moniker derivato dalla parola giapponese che sembra voler dire ‘società’, ovvero un insieme di individui con con prospettive e storie di vita diverse, un po’ come la variegata provenienza stilistica dei membri della band, la quale si riversa su un’ampiezza sonora praticamente illimitata. Storie di vita, momenti, ricordi, passato, futuro: testi sostanzialmente rock che prendono vita in sette brani provocanti e sempre desiderosi di sfuggire a qualsivoglia etichetta o genere musicale predefinito, abbracciando prog di ogni tipo, blues, jazz, rock e pure spunti etnici; ritmiche irregolari, sassofono stellare, una chitarra intensa, linee di basso contorte e meravigliosamente complicate… il tutto con la voce incantevole e sognante di Gabriela Garrubo. Mettete le cuffie, versatevi un drink e spegnete le luci: è tempo di lasciarsi trasportare!

(Luca Zakk) Voto: 9/10