(Svart Records) Per casa Svart Record ci passa un po’ di tutto. Dal death al doom, dalla roba psichedelica a quella sperimentale, synth, metal, pop… con qualsiasi altra impensabile combinazione che sta nel mezzo. O di fianco. Shannon Rowley, per esempio, si colloca fuori, non nel mezzo, sicuramente nemmeno a fianco, ma completamente fuori da ogni logica commerciale, ovunque vi piaccia collocarlo, lui riesce ad ambientarsi, senza problemi, senza contestazioni. Musicista enigmatico e totalmente fuori dagli schemi. Poeta. Poeta ribelle e lontano da ogni regola anche nell’ambito di questo contesto. E tanto per rendere tutto più strano, il suo album di debutto esce in concomitanza del pesce di aprile… cosa non certamente casuale. Shannon Rowley ha un curriculum strano: è uno scrittore, un cantante, è stato un navigatore, è stato un pastore ma sembra sia stato anche un donnaiolo, un tipo complesso, un caso disperato, clinico, un biologo marino dalla carriera breve e disastrata della quale non ama parlare. Insomma un’anima instabile, ribelle, contorta, torturata. Una vita che è un libro, tra remoti porti di mare ed eccitanti periferie desolate… fino alla pace dei sensi trovata nella fredda Tampere, in Finlandia. Collaborazioni con molti artisti della scena musicale… ma ora è tempo di camminare da solo! Ok, con il supporto di qualche amico, ma è tempo di debuttare, di incidere qualcosa su un dannato disco. Rock? Anche. Sound track di poesie? Certo. Genere? Quel che capita, dal rock all’ambient, dal teatrale, al cinematografico moderno, fino al post-liturgico. Musica? Forse, in un certo senso. E questi tre quarti d’ora “The King Departs”? Poesia e suoni. Bisogna aprire la mente e… provare per credere!
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10