(Out on a Limb) C’è qualcosa, ma non saprei dire cosa, nella musica degli Shardborne che mi aveva lasciato intuire la loro provenienza irlandese. “Living Bridges”, dalla splendida copertina, è il loro debut e segue a un ep di quattro anni fa: instrumental prog di grande solidità e ottima fattura. Sette brani, quasi tutti attorno ai sette minuti, da ascoltare tutti d’un fiato: la vastità di influenze del sound in questo caso è un dato positivo, se si va dalle asprezze di “Not that Axis”, che ricorda abbastanza da vicino i Gojira, ai contrasti fra passaggi duri e quelli più solari della titletrack, passando per le evoluzioni pinkfloydiane (o almeno alla Porcupine Tree) di “Moving magnetic North” e le movenze alla Opeth dell’intrigante “Looking down at the Sky from above”. Nell’ultima traccia, “Room within a Room”, ci sono addirittura dei passaggi tribali! Una gradevole passeggiata nelle mille sfumature del progressive metal, in un disco mai troppo cervellotico o compiaciuto, che si ascolta con piacere anche in sottofondo dopo una giornata di lavoro.
(René Urkus) Voto: 7,5/10