(Pure Steel) L’improvvisa morte di Mark Shelton dei Manilla Road ha certamente lasciato un vuoto nel cuore di molti defender; per colmarlo in parte, ma anche con una grande dose di opportunismo, la Pure Steel ha recuperato delle registrazioni demo, risalenti al 1988, che Shelton (come cantante) e David T. Chastain (come polistrumentista) registrarono senza dare mai alle stampe. Ecco dunque l’origine di questo “The Edge of Sanity”, che contiene in tutto tre brani (uno in due versioni) certamente riservati ai collezionisti, perché la qualità di registrazione è decisamente scarsa. La titletrack, che venne poi utilizzata dai Zinister, altra band di Chastain, è uno sgraziato e istintivo heavy/thrash, martellante e ossessivo nonostante la brutta drum machine. “Orpheus descending” viene presentata in due lunghissime versioni, di 12 e 21 (!) minuti: nella prima take si fanno apprezzare soprattutto le parti più lente, dove David T. Chastain si esprime su toni sentiti; la seconda, strabordante e oscura, finisce per suonare molto di più un brano dei Manilla Road, in cui il guitar working di Chastain sembra molto al servizio delle lugubri atmosfere create dal sempre evocativo cantato di The Shark. Il lotto è completato dalla non stellare “Fields of Sorrow”, ancora evocatrice delle atmosfere manilliane di fine anni ’80. Per onorare la memoria di uno dei pochissimi maestri dell’epic metal.
(René Urkus) Voto: 7/10