(Agonia Records) Meditazione di tipo sciamanico, rituali occulti, ambient di una oscurità impenetrabile. Non ci si può aspettare altro da un progetto come questo costituito da membri di Acherontas e Nåstrond, i quali abbandonano il black metal per addentrarsi in percorsi spirituali tetri, inducendo nell’ascoltatore un inquietante stato di trance esaltato anche dall’uso di strumenti etnici, con arrangiamenti tipici della musica religiosa… dettaglio tra l’altro delizioso, considerando l’origine artistica dei musicisti coinvolti! Scendendo nel dettaglio, la band è composta da Acherontas V.Priest, front man dei greci Acherontas, affiancato dal compagno Aldra-Al-Melekh (aka Saevus Helcath) e da Karl NE, front man degli ormai sciolti svedesi Nåstrond. Con gente simile è molto poco probabile che da questi cinquanta minuti ne fuoriesca qualcosa che si avvicini a concetti come redenzione, salvezza o luce. Usando anche sintetizzatori e droni di chitarra, oltre che a suggestivi corni e ciotole tibetani, fiati etnici di vario tipo, darbuka, campane cerimoniali, gong e percussioni fatte con ossa e teschi, gli Shibalba riescono ad oscurare la coscienza, amplificando una percezione extra sensoriale annegata nell’ipnosi mistica. Ogni brano, o per meglio dire ogni ‘allineamento’ -secondo la definizione della band- è un percorso unico, dove la musica, o per meglio dire i suoni, esaltano diversi sensi, una gamma di sensazioni, presentimenti, presagi, acquisizioni, intuizioni, sentori e prese di coscienza che vanno di gran lunga oltre il puro senso dell’udito, alla base di qualsiasi fruizione musicale. Poi gli artisti la sanno lunga sulla rappresentazione mistica della loro composizione: siamo nell’ambito di tematiche complesse; la società segreta di Shibalba, oceani astrali non ancora mappati, corridoi stellari e cosmici, percorsi verso l’estasi, luce intesa solo come punto di arrivo, nascita, rinascita prima di una vita negli angoli oscuri della psiche. Musica intensa. Musica per adepti. Sonno cosciente, risveglio interiore. Dee della luna innominabili. Mantra. Sacro. Profano. Antico. Remoto. Lasciatevi semplicemente andare… buon viaggio.
(Luca Zakk) Voto: 9/10