(Time To Kill records) secondo album per Shockproof, power trio romano nato nel 2014 dalla voglia di tre amici, appartenenti a bands di diversa estrazione di cimentarsi con sonorità thrash metal vecchio stampo. La band stessa descrive il proprio sound come un incrocio tra Anthrax e Motorhead; descrizione abbastanza azzeccata, visto che lungo questo lavoro possiamo trovare le ritmiche incalzanti e stoppate dei primi e l’irruenza vicina al punk dei secondi. In realtà i brani sono piuttosto variegati, risultando decisamente d’impatto, ma allo stesso fruibili anche da chi non mastica pane e thrash metal, grazie ad una componente melodica mai predominante, ma strisciante sottopelle. I brani sono ben costruiti e scorrevoli, per una quarantina di minuti piacevoli. Il difetto principale è a mio avviso la voce, rauca ed energica come si conviene al genere, ma spesso anche monocorde, con il risultato di appiattire talvolta alcuni spunti vincenti. Per esempio, il brano “Ball And Chain” vanta un riffing potente e coinvolgente, figlio dei migliori Anthrax, ma le linee vocali ne smorzano pesantemente il potenziale. Un album che nonostante alcuni difetti è estremamente godibile, suonato da musicisti che uniscono esperienza e sana passione.
(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10